i muratori.
E' la risposta al quesito rimasto in sospeso rigurdante l'uso dei cm o dei mm (post 2 marzo 2010). I cm li usano i muratori, dice il caro vecchio Des.
Comunque, non siamo qui a parlare di unità di misura. Sapete dove mi trovo ora?
In un seminterrato, una guest room in Eichendorffstrasse, Berlin.
Sono atterrato col volo Atyrau/Amsterdam a Berlino ore 14:40 e avevo indicazioni per venire fin qui dove avrei trovato un passaggio (mitfarhgelegenheit) per Leipzig. In Germania è usanza comune come in Italia farsi il bidè offrire passaggi in auto (o treno, ma senza doverlo guidare) e farsi ripagare in parte della spesa o sfruttare chi viaggia per spostarsi in maniera economica. Tutto questo si riassume in una parola tedesca formata da altretre parole tedesche: mit (con) fahre (viaggiare) gelegen e heit. Le ultime due non so cosa vogliano dire. Ad ogni modo nel sito
www.mitfahrgelegenheit.de ci sono centinaia di persone che ofrono passaggi. cliccate e cercate.
Allora, dicevo... siccome Ida vive e lavora a Lipsia io ero pronto a prendere uno di questi passaggi da Berlino (dove sono atterrato) come ho gia fatto in passato.
In realtà la cosa mi è sembrata insolita che Ida mi abbia organizzato un mitfahrgelegen senza darmi neanche un numero di telefono/e-mail da contattare. Quando gliel'ho chiesto mi ha detto che neanche a lei lo avevano dato.
Poi lei mi dice che il tipo del passaggio non ha fretta e che se ritardo non fa nulla, lui mi aspetta (di solito quelli dei passaggi sono rigorosi in quanto a orari). Poi Ida mi fa arrivare in questa via Eicherdorffstrasse che non è troppissimo distante dalla stazione centrale (HauptBahnHof) ma neanche a "5 minuti a piedi". E io ho il valigione (20.150 Kg) più il trolley (12 Kg) più la tipica busta gialla "see buy fly" di Schiphol con dentro i biscotti tipo-vafer con quella sorta di mou/caramello in mezzo per le coinquiline di Ida e per mia mamma.
In più una rosa per Ida.
Insomma con tutta sta roba al seguito decido di prendere un bus. Il 245, che mi lascia a Nordbahnhof.
Scendo. Ci fosse stato un baracchino informazioni. Ok, vedo uno, gli dico "sorry, do you speak english?" e intanto tiro fuori la mappa di googlemap che avevo stampato. E quello "si".
E io "a ma tu..."
E quello "si, anche io..."
(ok, l'unico che fermo è italiano. Italiani ma in italia c'è nessuno??)
Questo non sa dove sia la via che sto cercando ma sa dove siamo. tira fuori la sua mappa ultradettagliata e mi fa "mmh, si, dovresti andare di la... vedi, noi siamo qui... si, vai di la".
Vado di la... cammmio cammino... ero dalla aprte sbagliata! Fortuna che ad ogni fermata del bus c'è una mappa della zona. Infatti ero proprio diametralmente opposto a dove sarei dovuto andare sempre con le valigie, eccetera).
Insomma, piglio, mi giro e torno al punto di prima. Il tipo italiano non c'è più (pare un videogioco alla Monkey Island).
Cammino cammino, insomma alla fine non ero distante, per fortuna, ma ad ogni modo sono arrivato tutto sudato (e me scappava pure da cagà 'mbelpò).
Arrivo, nella via, trovo il numero civico, sto per suonare il campanello... scena da film, mi suona il cellulare. E' Ida.
Le dico che sono arrivato e lei mi dice che è appena uscita dall'UFZ. Ma, allora non è qui ad aspettarmi!?
Mah, solo suonando il campanello lo scoprirò. Chiudo la chiamata. Suono. Si affaccia un tipo. Mi fa "Davide?"
"Si".
"One moment".
"Ok" penso, "è tutto vero, si va a Lipsia in auto". E Berlino? Niente week end a Berlino? :-(
Invece il tipo esce e mi da una lettera from Ida. La leggo. Inizio a ridere e quello mi stava li davanti che mi parlava e io non lo ascoltavo e facevo di si con la testa. Era una mail di Ida che diceva che da qui (da questa guest house prenotata da Ida peril week end), dopo essermi dato una rinfrescata sarei dovuto andare da un'altra parte (Friedrichstrasse) non più tardi delle 19:30, gia cenato perchè... sorpresa. :-)
E ora sono curioso.
Sono le 17:38, finisco di prepararmi e vado. Chissà la mia Ida cosa avrà escogitato per farmi una sorpresa? :-D
Meno di 2 ore e lo saprò. E lo saprete.
Davide
ps: foto della stanza in ordine sparso (io sono colco sul letto)