Wednesday 15 June 2011

going green... così difficile

E' da un po'... praticamente da quando son bambino, vuoi per come mi ha tirato su mia mamma, vuoi per la maestra delle elementari attenta all'educazione all'ambiente, vuoi per lanimo sensibile verso la Natura... che mi dedico al meglio a ridurre il mio impatto in termini di "carbon footprint" su questo pianeta.
Questo non vuol dire che io non possega un'automobile, o che non accenda luci in casa, ma se posso ogni tanto vado in bici, quasi sempre a piedi quando l'auto non è indispensabile, sto attento a spegnere le luci quando non serve, uso la lavatrice a pieno carico (sembra un po' la sigla di "m'illumino do meno")... insomma, tutta una serie di accortezze che, ne sono certo, solo una piccola parte degli abitanti "impattanti" di questo pianeta ha voglia di fare regolarmente. Certo, un buon 3/4 non lo può fare perchè sta morendo di fame e non ne avrebbe neanche i mezzi in quanto magari è tanto se ha dell'acqua in una pozza putrida... figuriamoci se ha una cannella da lasciare aperta?!
Dopo aver vissuto 2 anni espatriato Kazakhstan, lavorando per la compagnia petrolifera del cane a sei zampe che sputa fuoco, sono rientrato in patria. Abbandonata la bambagia della vita degli espatriati di Atyrau, ho ropreso i ritmi umani di "uscire dall'ufficio, andare a fare la spesa, cucinare, pulire, lavare, stendere eccetera" e tra i miei vari pellegrinaggi, spesso a piedi, al supermercato Coop dietro casa ho notato con mia sopresa che la Coca-Cola ha messo in commercio una bottiglia da 1L in puro vetro. Incredibile dictu! Finalmente ci stiamo muovendo verso una forsa di rispetto per l'ambiente abbandonando la putrida plastica derivata dal petrolio, che tanto inquina ancor prima di essere prodotta (figuriamoci poi con il trasporto, uso, smaltimento...) verso un ben più sano, sterile e riciclabile, quando non addirittura riutilizzabile, vetro. Ottimo!
C'è un neo grande come una casa in tutto questo: la bottiglia di vetro da 1L costa 40 cent. di Euro in più della bottiglia da 1.5L in plastica. E chi è quello stupido, se non io, che per il rispetto dell'ambiente si andrebbe ad accollare una spesa maggiore per avere meno prodotto da utilizzare?
Possibile che non siamo in grado di fare come in Germania, dove le bottiglie costano, all'acquisto, 15-25 cent in più (plastica o vetro, dipende dal tipo di bottiglie), centesimi che tornano nelle tasche dell'abbeverato non appena la bottiglie vengono restituite ad un qualsiasi venditore/ bar/baracchino ambulante/ negozio. Al supermercato tali centesimi possono essere tramutati in sconto alla cassa (per comprare altri drinks!) e così via.
E' un meccanismo per indurre le persone a non buttare il vetro o la plastica nel cassonetto ma a darli indietro, per un loro più sano e comodo "riutilizzo". Adoro questo modo di fare.
In Italia (non so in altri paesi, ma in UK credo funzioni come in Italia) invece... mega politica del consumo. Pochi, pionieri, si dedicano a differenziare i rifiuti, e non sono sempre giovani.
Questa divagazione mi serve per introdurre quello che mi è accaduto di recente. Sto infatti meditando di cambiare auto. Per la mia vecchia auto è quasi tempo di ritirarsi (ritirarsi traslitterando dall'inglese to retire, andare in pensione)
Dico "vecchia auto" sia perchè immatricolata nel Gennaio '99 sia perchè cara. Oddio, anche cara ha un duplice significato, sia perchè ci sono affezionato, sia perchè... cara!! Mannaggia quanto consuma!
Ad ogni modo, affacciandomi al mercato delle auto, non volendo spenderci troppo (devo avere origini meticce tra un genovese e un ebreo), vuoi perchè secondo me l'auto è solo un mezzo, sia perchè non vedo di buon occhio il teatrino delle auto nuove, sarei orientato vers un "buon usato" (rigato quindi scintato di 2000 €: è mio!)
Poi però incappo (ok, ok... in ealtà è grazie a Ida) in due modelli di auto "ecologiche": bassi consumi, minime emissioni di CO2. Una batte bandiera spagnola (Ibiza Ecomotive) e una veste il tricolore teutonico (Polo Bluemotion). A tutt'oggi sono le auto non elettriche, non a metano, non finte e alla portata di tutti a presentare (su carta... checcè sbraitino fino a sgolarsi e urlino fino alla sublussazione delle clavicole i fanatici diGreenPeace) il minor impatto in termini di emissioni di CO2 e al contempo bassi consumi (qui dettagli sulla Polo Bluemotion e qui la sulla Ibiza Ecomotive).
Ok, ci faccio un pensierino, belle entrambe mah, che vuoi farci, il fascino dell'"auto del popolo" vince. Vado a farmi fare un preventivo e, dopo due pomeriggi fugaci di incontri fugacu con il responsabile delle vendite (mi presento sempre verso le 19:00) durante i quali mi viene proposto prima il 1.6 TdCi che il 1.2 TdCi Comfortline, due modelli di cui non sono interssato, arriviamo finalmente alla Bluemotion.
Ma come? Il modello ecologico, amico dell'ambiente, che consuma meno al mondo e inquina meno... beh, costa di più dello stesso modello non eco-friend. Ma come possono solo pensare quelli delle compagnie delle auto di vendere modelli ecologici più costosi a degli asciagurati automobilisti se i prezzi almeno non gli sono favorevoli?

Ho trovato quasi un senso di impedimento da parte dei due concessionari. Quasi non avessero interesse a promuovere l'auto più ecologica.
E difatti mi è stato detto "ma si, la bluemotion... è "particolare", ha quello spoiler posteriore, non piace, non ha optional - come se in un'auto gli optional siano tutto ndDav - e poi costa di più per cosa? appena un mezzo litro di gasolio risparmiato ogni 100 km..."

Questo è quello che mi sono sentito dire.
Ebbene, se i venditori, e la casa madre che li forma, non sanno le potenzialità dei loro prodotti, o se le sanno non le sanno promuovere... ebbene. E' in quel momento che entro in scena io :-)

E infatti io voglio una Polo Bluemotion! La Ibiza l'ho provata, non mi garba. Il 1.2 è un biroccio. Di sicuro ecologico, ma un biroccio (impressione di 5 minuti di guida, eh, magari mi sbaglio). Ma la Polo... la Polo... un gioiellino.
E siccome sono stronzo, io spenderò più di quanto dovrei pur di averla, nuova o second hand, non importa.
Se deve essere un acquisto mirato e ponderato per essere "green"... che lo sia!