Stockholm - day 1
Dopo un arrivo a Stoccolma nel cuore della notte… un'accoglienza davvero cordiale e carina dalle 2 land-ladies, un risveglio "speciale" e una colazione leggera, abbiamo iniziato il nostro week end a Stoccolma!
Ma prima… Arrivo nel cuore della notte.
L'aereo della Ryan parte con circa 1h di ritardo… serve un prologo: il viaggio col mitfahrgelegenheit da Lipsia a Berlino.
La partenza da Lipsia e' alle 17 (27 aprile 2012) dal piazzale est della stazione di Lipsia, come nella stragrande maggioranza dei viaggi con mitfahrgelegen. Questo perché' la stazione offre un ampio parcheggio, raggiungibile facilmente sia a piedi che in auto.
Venerdi' 27 aprile il parcheggio era un caos di gente con trolley, gente con zaino e auto in attesa/auto in arrivo/auto in partenza: tutti mitfahrgelegenheit. Mai visti così' tanti tutti insieme. Grandi questi tedeschi!! :-)
Il ns mitfahr arriva puntuale. E' un furgoncino WV azzurro, da 9 posti. L'autista sembra uscito da un video di MTV, di quelli in cui si sciala su un rock californiano tendente all'hawaiano. Ha bermuda, una camicia a scacchi blu e rossi, la faccia sorridente, l'occhio semi aperto, occhiale rayban scuri stile blues trotter e ricorda in una maniera impressionante Rodolfo Bersaglia, e sembra fatto!
Gli altri tipi del mitfahr, a parte la ragazza che sedeva di fianco a me e Ida, sembrano anche loro lo stereotipo di qualche stile giovane: il capellone vestito di nero, l'hipster con barba lunga, pantalone stretto e la camicia a scacchi aperta, uno che sembra una ex-SS e mi ricordava un mix tra Christian Bale e l'attore di Gattaca (o de L'attimo fuggente/the dead poetry society) e uno che non ricordo perché' era seduto davanti a me e non potevo vederlo. Ma sbatteva le dita a tempo sul vetro su canzoni dei Radiohead.
Partiamo, e subito pausa benzina. E sono gia le 17:15. Gia i primi timori di riuscire ad arrivare in tempo. Si, perchè sebbene con i treni ICE Lipsia-Berlino si precorre in oco più di un'ora, in auto il viaggio richiede dall'ora e mezza alle 2 ore piene, condizioni di trafico e lavori stradali permettendo. Poi se si considera che il punto dove ci avrebbe lasciato il furgoncino non era l'aroporto di Schonefeld ma una stazione a nord di Sudkreuz (da cui muoverci con i mezzi pubblici nel minor tempo possibile per raggiungere quindi Schonefeld), il tempo non era certo a nostro vantaggio.
Durante la pausa carburante la combriccola decide anche di fare pausa-alimenti al negozio nella tank-station… ho subito chiesto se era possibile speed-up a bit perché' avevamo un volo alle 21 da Schonefeld e il tempo non era dalla ns parte.
Il sosia di Rodolfo mi rassicura che non c'e' fretta e ce la facciamo.
Si parte, tirano a manetta fin quando si può', si ascolta della musica e poi eccolo li: il traffico in ingresso a Berlino. Credo che abbiamo iniziato a incontrare il traffico verso le 18:30, ed eravamo già più' in ritardo del dovuto per via della partenza "allungata".
Tra tratti a velocità "tranquilla" e tratti a velocità "passo d'uomo" il viaggio si fa davvero teso. E poi era pure caldo, senza neanche un finesrino nelle retro-vie. Per fortuna, durante uno dei tratti a passo d'uomo il tipo senza volto seduto davanti a me ha la brillante idea di aprire il portellone e far circolare un po' d'aria fresca.
Ad ogni modo, tentiamo di far capire all'autista e alla comitiva la nostra premura di non arrivare in tempo, sperando che optino per (1) accompagnarci direttamente in aeroporto, allungando un po', certo, ma evitandoci di fare 2-3 tappe per mezzi pubblici, (2) lasciare prima noi e poi gli altri in un punto almeno comodo per ridurre il numero dei mezzi pubblici da prendere.
Nulla da fare. Arrivando da Lipsia a Berlino si passa per la Messe (la zona fiera) e quella era infatti la prima sosta. Dopodiche il furgoncino sarebbe andato all'altra fermata prevista, appunto quella sopra a Sudkreuz.
La ragazza che viaggia con noi ci consiglia di scendere li alla Messe e di approfittare della S-bahn perchè cmq, il traffico di Berlino non ci avrebbe agevolato e decidiamo di cambiare i piani.
Alla Messe scendiamo, e sono gia le 19:30. Di corsa alla S-bahn più vicina. Passa subito un S-42 e saliamo, senza biglietto… "lo faremo a bordo! e spiegheremo al controllore".
L'S-42 è uno dei due city-bahn che girano ad anello attorno al centro di Berlino, L'S-42 è quello che gira in senso antiorario… e potrebbe lasciarci a Templehof da cui poi dovremmo prendere qualcosa per Schonefeld.
Tutto molto a caso visto che gli orari che ci eravamo stampati erano per i treni delle 19:00 e 19:15.
Invece abbiamo l'illuminazione: scendiamo a Sudkreuz e prendiamo un taxi per Schinefeld. In 20 minuti dovrebbe riuscire a portarci in aeroporto e se siamo li entro le 20:30 siamo a cavallo! (il volo era alle 21:05).
Invece scesi a Sudkreuz vediamo che l'S-bahn successivo era l'S-45, per Schonefeld, e sarebbe passato entro un minuto. Deo gratias, sembrava che le cose iniziassero a semplificarsi. Niente tempo per il biglietto neanche stavolta… saltiamo a bordo e via.
Da Sudkreuz il viaggio impiega una mezz'oretta e arriviamo al terminal dei treni di Schonefeld poco prima delle 20:30. Solita camminata all'aeroporto, saliamo la scala che porta alle Partenze… e notiamo la fila interminabile di persone che sono in coda al controllo bagagli! Altro sgomento.
Seconda lezione: partire di venerdì pomeriggio, soprattutto che c'è un week-end lungo davanti, richiede più del tempo dovuto, almeno all'aeroporto di Schonefeld.
Passiamo avanti.
Passiamo scandalosamente davanti a tutti e ci infiliamo quasi in testa alla fila.
Scansione bagaglio a mano: ok. Ma questo era un pre-controllo.
Quello vero, quello in cui ti spogli di tutto, tiri fuori il portatile eccetera, era più avanti. E c'era un'altra coda identica da affrontare. E il ns volo era tra 30 minuti. Andiamo, fuori dalla coda, a spiegare la fretta alla guardia che fa accedere all'area luggare check. E ci fa passare :-)
Oddio, non ci credo: abbiamo saltato una fila di almeno mezz'ora in 2 minuti!
E siamo li in coda per il controllo passaporti… tutto liscio.
Mai vista così tanta gente a Schonefeld! Con calma, possiamo dirigerci al Gate. Anche li molta gente: gente che corre, gente in fila, gente che supera la coda pensando la coda non fosse per il loro volo e invece la vediamo tornare indietro perchè sì, quella coda era proprio per il loro volo… Poco prima delle 21 accediamo al gate e li, dopo un'attesa di circa un'ora, dopo che Ida ha anche avuto il tempo di finire la sua cena (uova sode e carote), con un'ora di ritardo, inizia il boarding.
Tutto sommato è andata anche bene :-) Mi spiace soo aver saltato un paio di file e spero che questo non abbia fatto perdere il volo a nessuno.
La partenza ritardata ha implicato un'atterraggio ritardato. Infatti la Ryan stavolta si è riservata di non far sentire il loro jingle dell'on-time flight (qui un esempio
http://www.youtube.com/watch?v=F0NtqxqaGWI). Arriviamo a Stoccolma Skavsta in tempo per il bus delle 23:45 con arrivo a Stockholm Central Terminalen all'1am. Tutto shiftato di un'ora.
Per fortuna le land-ladies sono state gentili e cordiali da aspettarci e non hanno mosso alcun complain per il disagio (anche se hanno precisato che di solito non accettano un late-night check-in).
Ci mettiamo, felici, nel ns lettone svedese e scopriamo anche che, proprio a quell'ora tarda della notte, stanno dando l'ultima puntata di Game of Thrones, prima stagione (in realtà volevamo sentire un po' di lingua locale e abbiamo scoperto che i programmi stranieri non vengono tradotti… grande paese!).
E il sonno ci ha accompagnato fino al mattino.
Dopo una veloce colazione (pane tostato, formaggio e caffè) ha inizio il vero week end a stoccolma.
Dopo la visita a Gamla Stan, città vecchia e molto picturesque (dove abbiamo fatto i primi acquisti da riportare a casa: braccialetto Ida, 9€; 6 spugne decorate dall'artista locale
Lena M, 6 x 200 SEK, spilla per cuscino di Ida, 10 SEK), l'itinerario si è trasformato in "prendiamo un battello da Gamla Stan e giriamoci i bracci di mare e lago che dividono le isole centrali della città", e abbiamo trovato un battello che di chiama "
Hop-on Hop-off" che offre un servizio spola tra una decina di punti di attracco e, con il biglietto valido 24 ore, si ha la possibilità di scendere e salire dai vari battelli di questa compagnia presso alcune delle maggiori attrazioni (turistiche). L'idea non era male e, dopo aver conosciuto la ragazza che vendeva i biglietti, di padre italiano, ed esserci fatti insegnare come si dice "ciao" e "arrivederci" (rispettivamente "hei" e "heidow") ne abbiamo approfittato per salpare da Gamla Stan e approdare a Skeppsholmen (
http://it.wikipedia.org/wiki/Skeppsholmen) una delle isole "centrali" di Stoccolma.
Skeppsholmen è un isolotto non troppo grande dove abbiamo avuto modo di fare una bella passeggiata nel verde. Ci sono diverse sculture che ricordano le statue semoventi e rumorose di Igor Stravinski visitabili a Parigi e il museo di arte moderna, che non abbiamo visitato ma dove abbiamo fatto pranzo. Mangiando un'insalata di salmone con il salmone più buono della nostra vita!
Dopo pranzo il piano prevedeva di prendere il battello Hop-on Hop-off e scendere a Djurgarden, giro veloce, poi di nuovo battello per Sodermalm e visitare i museo della fotografia.
Con sorpresa scopriamo che il battello che ci accingiamo a prendere (aspettando anche 20 minuti al punto d'attracco) è l'ultimo della giornata (il servizio termina verso le 15:30… e sticazzi. Mica ce lo aveva detto la ragazza che vendeva i biglietti di padre italiano!!), quindi o Djurgarden e ritorno a piedi, o Sodermalm e ritorno a piedi.
Optiamo per Djurgarden, in linea d'aria di fronte a noi neanche mezzo km, quindi ci sediamo di fianco al molo e ci rilassiamo al sole.
Ci rilassiamo così tanto che notiamo il nostro, e ultimo, battello partire dal molo senza di noi! Inutile fare gesto con la mano.
A bit disappointed, ma in fondo siamo in vacanza… chissenefrega… ci incamminiamo a piedi verso l'unico ponte che porta fuori da Skeppsholmen, tornando in un attimo a Gamla Stan (Stoccolma è grande, ma la zona centrale è davvero percorribile a piedi in lungo e in largo, tanto che a conti fatti il battello è piuttosto inutile visto il tempo che spreca ad approdare/salpare/fare manovra nel canale).
Rimandata a lunedì mattina la visita a Djurgarden (meglio così vista la vastità dell'isola-parco) e deciso di visitare Sodermalm nel tardo pomeriggio, torniamo verso casa a piedi, allungando il percorso passando per la zona est della città, fiancheggiando il Saluhallen (mercato coperto) senza però saperlo, facendo sosta in un alimentari li vicino (comprati al supermercato: 2 acque al sapore di mela e uva + vitamine, 2 confezioni di gomme da masticare, 1 deodorante nivea, 3 mele, crema nivea 50 mg. Spesi circa 14€!), arrivando fino allo stadio e discendendo verso casa fino ad incontrare il parco di Humlegården con la statua di Carl Nilsson Linnaeus, per i più noto come Linneo, dove per noi biologi fino al midollo è stato d'obbligo fermarci per una foto.
A casa, una rinfrescata veloce e subito su Tripadvisor per trovare un posto per la cena. Idealmente in Sodermalm o Gamla Stan. I ristoranti shortlisted sono stati:
- Kryp In (ristorante tipico svedese dove si può mangiare la renna)
- Fem Sma Hus (ristorante tipico svedese dove si può mangiare la renna)
- Pelican (ristorante tipico svedese dove si può mangiare la renna)
- Akki Sushi (jappo)
- Kelly Bar (consigliato da un amico di Ida… un bar con musica hard rock perenne. Mi immagino una sorta di "Bob's Country Bunker" del film "the blues brothers" solo in versione hard rock… non abbiamo neanche preso in considerazione di andarci)
- Dovas (un american bar dove si può bere della birra a prezzi umani… il posto è una bettola e come dice la recensione "non gli si darebbe fiducia". E noi non gliel'abbiamo data! L'unico vero motivo per entrare li è una rissa o la birra economica, o entrabe le cose. La storia della birra è da non sottovalutare: a Stoccolma abbiamo pagato 20 € per due bicchieri di birra trappista, buona eh, ma piuttosto cara)
Quindi, armati di foglio con le indicazioni, ci siamo incamminati verso Sodermalm alla ricerca del Pelican.
Essendo sabato sera, ed essendo il Pelican strapieno, oltre che stra-caotico, dove avremmo adovuto attendere 45 minut per un tavolo, abbiamo deciso di fare un giro a caso e scegliere quel che capitava.
Siamo incappati in un ristorante indiano che, sebbene fossero le 22, ci hanno fatto sedere e mangiare senza problemi, e senza neanche farci spendere troppo.
Felici e satolli siamo tornati verso casa.
Una prima nota è che non è stato facile trovare un ristoranre che non fosse uno stanzone affollato; però abbiamo anche notato quanto agli svedesi piaccia stare fuori. Non era caldissimo la sera (beh, un maglioncino ed una giacca + magari sciarpa) ma abbiamo notato quant locali fossero pieni. E gente e musica ovunque.
Stoccolma ci ha dato l'impressione di essere viva. E divertente. Eravamo però stati messi in guardia che l'ingresso alle discoteche richiede un certo dress-up, che non avevamo, nè che volevamo avere, quindi non abbiamo potuto (voluto) fare serata in disco.