Sunday 10 June 2012

Another on-time flight

Certamente molti di voi ricorderanno la storia di Oz... che sia poi l'Australia, dato che gli australiani chiamano la loro terra, appunto "Oz"?... meglio conosciuta come "Il mago di Oz" (il cui titolo originale è "Il meraviglioso mago di Oz", ho dovuto guardare in Wikipedia), e dei suoi personaggi, l'uomo di latta, il leone cagone, lo spaventapasseri e la protagonista, la piccola Dorothy, che volando lei e tutta la sua casa nella prateria (quanto sono stereotipo di se stessi gli americani!) atterra in questo posto fantastico chiamato appunto come Oz ma più precisamente sulla strega dell'Est.
Ora, non voglio entrare in questa storia ma soffermarmi sul fatto che il principio scatenante, ovvero ciò che riesce a dar via alla storia, capace di sradicare la casetta di Dorothy, sollevarla in aria e facerla volare via era un tornado fortissimo.
Tutto questo ci riporta ad un film che parla appunto di tornado (o tornadi? o tornadoes, all'inglese? bah...) che in inglese vengono anche detti twister. E Twister è infatti il nome del film in questione (anno 1996).
Nel film i protagonisti, ricercatori e climatologi, inseguono eventi atmosferici "catastrofori" (neologismo?) andando loro il più vicino possibile armati di automobili e apparecchiature per monitorare tali eventi metereologici.
Nel film, un particolare strumento (o serie di strumenti) che usano per studiare la dinamica di evoluzione dei tornado dal loro interno viene chiamato proprio "Dorothy". E qui il collegamento con il regno di Oz (non era il mago? E' uguale!).

Ecco, io negli ultimi 8 giorni mi sono sentito un po' così, e cioè all'inseguimento del brutto tempo.
Non che mi dispiaccia, adoro la pioggia e il frescolino, mentre se posso evito le giornate afose... ma starsene una settimana in Sassonia con maglioncini di cotone (anche lana a volte) e uscire con l'ombrello quando i lidi adriatici vedevano orde di bagnanti rosolarsi al Sole mi ha dato un po' fastidio.
E quanto poi, al mio ritorno lascio una  Sassonia finalmente assolata e calda e arrivo in Romagna accolto da vento, cielo grigio e pioggia, dove serve urgentemente tirar fuori dalla valigia maglioncino e giacca... insomma, sto proprio seguendo il maltempo (mio malgrado). Oppure porto sfiga.

Tutto sommato, per come è iniziato il viaggio direi che la conclusione è anche positiva, nonostante la pioggerella, il vento e il cielo grigio (ormai scuro data l'ora... ah, è interessante notare come ora in Romagna alle 22:10 è buio pesto mentre in Sassonia a quest'ora il cielo è ancora luminoso. Boia!)... che come dicevo non mi dispiacciono affatto.
Come sempre partire da Leipzig e arrivare a Ravenna richiede almeno un paio di cambi tra aerei e treni.
Il mio tragitto prevedeva tram-treno-aereo-shuttle bus-treno-treno-piedi fino a casa.
7 cambi.
Tolto il primo tram, il primo treno (troppo facili affinchè qualcosa vada storto... oddio, può sempre esserci qualcosa, tipo il classico suicida sulle rotaie... mi è successo a 15 minuti da Praga) e il percorso a piedi alla fine, i cambi erano 4.
Uno tempisticamente cesellato sull'altro. Nel senso che l'areo atterra, nello stesso istante (letteralmente)  parte lo shuttle bus che mi porta in stazione dove subito dopo parte il primo dei treni in patria. L'ultimo treno in realtà ha gran margine d'attesa, se non scazza quello prima.
Ebbene... l'aereo parte gia con 30 minuti di ritardo!
Eccolo li... salta tutto. E gia mi maledico per non aver prenotato il frecciarossa che partiva un'ora più tardi e così fare il viaggio con calma e tranquillità. E se fossi arrivato in anticipo sui tempi (come gia mi è successo con la Ryan Air) avrei aspettato.
Insomma, decollo previsto per le 14:25... l'aereo decolla alle 14:55. 30 minuti fatidici.
Gia mi immaginavo l'atterriaggio, previsto da principio per le 15:55, che sarebbe avvenuto alle 16:25.
Perso lo shuttle bus utile per prendere il treno utile (costoso e pagato a tariffa ridotta, indi non rimborsabile, non posticipabile, non un cavolo di niente se non prenderlo) per il regionale per essere a casa per un'ora decente.
Unica nota positiva: il biglietto del regionale, l'ultimo treno, non ancora convalidato e per di più valido per qualsiasi regionale!

Insomma, non so come ma l'aereo atterra con soli 10 minuti di ritardo (16:05)... e nonostante questo fanno sentire lo stesso l'odioso jingle "another on-time flight". Alle 16:08 sto gia scendendo dal 737 per dirigermi alla piazzola con i bus parcheggiati. Chiaramente il mio Terravision delle 15:55 (che era anche l'ora prevista per l'atterraggio quindi a rischio... ma io confidavo sul fatto che la Ryan sarebbe arrivata prima - come spesso del resto - per gioire tutti insieme al suono del jingle di cui sopra) è gia partito ma c'è l'Orio-shuttle che parte a pochi minuti.
Salgo per 5€. Buono! Chiedo se ce la facciamo in meno di un'ora e il tipo dei biglietti mi fa "alle 17 siamo in stazione".
Magari ce la faccio.
Sono li sul bus che leggo il mio "A clash of kings" e guardo ogni tanto timoroso l'orologio sopra la testa dell'autista e la strada, libera in autostrada ma meno scorrevole una volta dentro il vivo di Milano.
E i semafori sono rossi.
E c'è l'ape degli scopini.
E la rotatoria.
"Non ce la faccio, ecco, mi tocca ricomprare un frecciarossa per intero..." quando, girato un angolo, siamo di fianco alla stazione. Guardo l'orologio... le 17:03. 17 minuti pieni per arrivare al binario, biglietto elettronico. Non serve cercare per tutta la stazione una macchinetta per obliterare che funzioni.
"Ce la faccio! Ce la faccio!"
Scendo, prendo il trolley, entro, faccio l'unica rampa di scale che mi separa dai binari... e ci sono!
Alle 17:15 sono gia a bordo, seduto al mio posto. Pronto per leggere di Tyrion, maester Pycelle, Petyr Baelish e Varys.
Tutto sommato, a parte i 5€ per il secondo shuttle-bus, è andata anche bene.

Dannata Ryan air, mi hai ancora dato modo di volare con te e non pentirmene!


Wednesday 6 June 2012

Melanzane al forno con prosciutto

Ingredienti:
- 1 melanzana (quella che vi piace di più)
- del prosciutto crudo (quello che avete in frigo, se ne avete, andrà benissimo)
- passata di pomodoro, 1/2 L
- formaggio fresco spalmabile

Accendete il forno a 200 °C.
Salto le puttanate tipo lavare la melanzana ecc... insomma, se stiamo cucinando si da per scontato che le cose si facciano almeno in modo igienico. Do anche per scontato che l'uso del sale sia arbitrario quindi, fate voi.
Tagliare la melanzana a rondelle dello spessore di un dito. Ora, non stiamo costruendo uno stadio quindi inutile prendere la livella e il goniometro per fare delle rondelle tutte uguali. Tagliate 'sta cazzo di melanzana a rondelle, come vi vengono, basta che non siano 1 rondella = 1/2 melanzana oppure sottile come un foglio.

Mettete della passata di pomodoro su ogni fetta di melanzana.
Spalmate del formaggio fresco su ogni rondella, sopra il pomodoro.
Adagiate con cura un pezzetto di prosciutto sopra il formaggio, che sta sopra il pomodoro, che sta sopra la fettina di melanzana.

Ora, il passaggio successivo è teglia con carta da forno -> melanzane sopra carta da forno -> infornare.

Aspettare.
Sfornare
Mangiare.